Il Serpentone è lo strumento basso della famiglia dei cornetti.
E’ stato creato, probabilmente nell’ambiente ecclesiastico, per sostenere il cantus firmus.
Materialmente lo strumento è formato da un tubo conico di legno, scavato e tenuto insieme da fasce di cuoio.
La forma dello strumento, molto curva ed ansata, rassomiglia a quella dei serpenti. Questa forma però ha uno scopo nascosto, che risulta evidente però ai suonatori. Permette di avere una buona postura delle mani ed una ottimale distanza dei fori tra loro.
La sua vita non fu breve, anche se attualmente è stato sostituito dall’oficleide. infatti si ritrovano parti scritte per serpentone in alcune opere di Rossini, Wagner e Verdi.
Stranamente Praetorius non riporta il serpentone all’interno della pagina degli strumenti a bocchino ma si ferma al cornetto tenore. Forse perchè, essendo la pagina già abbastanza piena di strumenti, il serpentone non sarebbe stato riprodotto in scala.
Personalmente, la prima volta che lo vidi fu in un parco inglese dove, la domenica, una banda intratteneva i visitatori all’interno di un palco rialzato.
Fu una sorpresa sentire uno strumento così basso e così agile.
Inoltre mi impressionò la tranquillità del suonatore che sembrava non compiere alcun sforzo per suonare tanta mole di strumento.
Come si può notare da questa foto di uno strumento ottocentesco, l’aspetto del serpentone non è molto mutato negli anni.
Rispetto al disegno di Mersenne infatti, solo all’inizio dell’800 si inserì una o più chiavi per poter eseguire la musica moderna che presumeva la possibilità di suonare in tutte le tonalità.
Come consuetudine, inserisco un paio di filmati in cui è ben visibile la postura che il suonatore di serpentone deve avere. A dispetto quindi della grandezza dello strumento, la posizione risulta comoda e rilassante.