Il Colascione, o calascione, è uno strumento simile al liuto o al mandolino ma con un manico molto lungo e 2 o 3 corde.
Il colascione, con un numero di corde così basso, era suonato di solito per accompagnare dei versi, di solito non molto poetici tant’è vero che esiste il detto “poeta da colascione” per dire poeta da strapazzo.
Le corde lunghe (il manico ha di solito più di un metro) fanno sì che il suono delle stesse sia particolarmente basso ed utile per suonare il basso continuo
Il colascione, dopo essere stato utilizzato in tutta l’Italia del sud come il basso della tiorba, viene ancora utilizzato come basso nella musica popolare napoletana talvolta con un numero di corde aumentato.
Pulcinella molte volte viene raffigurato con questo strumento, come in questa stampa del 1600
Per sentire il suono di questo strumento non ci sono molti link pubblici ed ho trovato questo video su YouTube
A dispetto di questo video, che ho selezionato proprio per dimostrare la fragilità musicale dello strumento se in mani non esperte, bisogna dire che il calascione ebbe enorme fortuna, tant’è che un grande virtuoso di strumenti a pizzico , Johan Hieronymus Kapsberger, nella sua Libro IV d’intavolatura di chitarrone (strumento con ben più possibilità del povero colascione) inserì questo pezzo, chiamandolo appunto Colascione. in cui si mostra che, nonostante l’esiguità delle possibilità musicali dello strumento, potesse validamente sostenere un assolo.
Tenete conto che lo strumento suonato è ovviamente un chitarrone e non un calascione.