La forma non è squadrata come la spinetta ma è poligonale e la tastiera non è inglobata all’interno della struttura ma è sporgente.

Anche le corde non sono tese in maniera diritta ma all’altezza del ponte superiore compiono di solito una curvatura.

Questo strumento veniva spesso chiamato anche Spinetta al di fuori dell’Inghilterra e la commistione tra le due terminologie era così bidirezionale che un celeberrimo strumento di Ruckers, ancor’oggi sopravissuto dal 1600, viene dallo stesso costruttore chiamato virginale.

Questo virginale Ruckers del 1604, che ho avuto il privilegio di suonare, è uno strumento eccezionale dal punto di vista sonoro ed è stato mantenuto pressoché integro da successivi restauri e modifiche che si sono succedute nei secoli.

Questo strumento, molto simile alla spinetta, viene mostrato solo nel libro di Praetorius. Mersenne infatti è più interessato all’aspetto esterno ed interno dello strumento a tastiera, oltre che alla sua accordatura. Egli infatti accomuna tutti questi strumenti a corda pizzicata.

Il Virginale deve probabilmente il suo nome, ritrovabile inizialmente in Inghilterra, dal fatto che inizialmente lo strumento non veniva appoggiato ma, date le dimensioni, tenuto in grembo da chi lo suonava.

Con il passare degli anni non è infrequente il caso di virginali con un piano d’appoggio autonomo.

Anche in questo caso, l’estensione in ottave è minima, anche viste le dimensioni dello strumento.

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