Violoncello
Simone Cimapane
(Rome, 1692)

Instrument of historical importance:
This violoncello was played in the orchestra of Arcangelo Corelli in Rome, ca. 1700.



Violoncello by Simone Cimapane, Roma, 1692 Violoncello by Simone Cimapane, Roma, 1692

Violoncello by Simone Cimapane, Roma, 1692

Violoncello by Simone Cimapane, Roma, 1692 Violoncello by Simone Cimapane, Roma, 1692 Violoncello by Simone Cimapane, Roma, 1692


Violoncello by Simone Cimapane, Roma, 1692





Proof has been given, that this violoncello was played in the Orchestra of Arcangelo Corelli in Rome! Dr. Agnese Pavanello, a musicologist from Rome, who wrote her dissertation on Corelli’s orchestra, informed me that both Simone Cimapane and his son were members of Corelli’s orchestra. In addition, Simone also made instruments. Therefore it is a particular honour to have this violoncello in the collection, which once took part in performances with the great master. If only it could speak words…!

The violoncello has not been reduced in size; the back measures 77 cm., which is typical for orchestral violoncelli of the 17th C. It bears a rosette in an unusual form, a rather rare feature on a violoncello although common on viols.

This violoncello is mentioned in the "Dictionnaire Universel des Luthiers" by René Vannes. There Vannes describes Simone Cimapane as a notable violin maker working at the end of the 17th Century in Rome and states that the contemporary violin maker, Leonori of Rome owned a violoncello dated 1692. I purchased this instrument from Maria Cristina Leonori, the nice of the deceased luthier!



Information on Simone Cimapane

The following excerpt from a letter by the Roman musicologist, Dr. Agnese Pavanello, written after a visit to the exhibition in Vienna in June of 2000, reveals a truly astonishing fact about this instrument:

This magnificent violoncello was one of the instruments played in the orchestra of Arcangelo Corelli in Rome!


Inforamzione di Dtta.Agnese Pavanello (Roma):

Posso darle conferma che Simone Cimapane lavorava come contrabbassista nella seconda metà del Seicento e che suonò con Corelli. Si trova registrato tra i membri della Società del Centesimo creatasi tra i soci della Congregazione di S. Cecilia a Roma nel 1688 (cfr. articolo di Alberto Cametti sulla Società del Centesimo, 1920/21) proprio come "contrabbassista". È lui con ogni probabilità il "Simone" che si trova in alcune liste di strumentisti nell'archivio del cardinale Pamphili, musicisti che suonarono con Corelli appunto (H.J. Marx, Le " Giustificazioni" di casa Pamphily, in Studi Musicali, XII 1983). Con ogni probabilità Simone Cimapane è il padre di Bartolomeo Cimapane, attivo dalla fine del Seicento e per i primi decenni del Settecento come contrabbassista nelle orchestre corelliana e romane in generale. A giudicare dalle presenze nelle liste di pagamento, Bartolomeo doveva essere uno dei più ricercati contrabbassisti del tempo, mentre il padre Simone, direi, non raggiunse la stessa fama. Forse perché lavorare come costruttore di strumenti? La famiglia dei Cimapane conta anche almeno ancora un violinista e un cantante. Per avere informazioni più dettagliate sulla famiglia bisognerebbe consultare i volumi di Remo Giazzotto, L'Accademia di S. Cecilia, Roma 1970; sono disponibili a Vienna, credo alla Österreichische Nationalbibliothek, forse anche la data di morte (per alcuni musicisti romani si trovano nel lavoro citato molte informazioni, ma per altri no). Ma certamente lo strumento non è di un 'anonimo', bensì opera di un membro di una famiglia di musicisti molto nota a Roma.
La saluto cordialmente,

Agnese Pavanello



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updated 08.03.2010